Quanto sono attendibili i tarocchi?
Cosa trovi nell'articolo
- LE COLONNE E IL PONTE Riflessione sull'uso dei tarocchi tra scienza e fede spirituale.
- PIÙ CHE PAROLE: SIMBOLI Tarocchi rivelano precisione sorprendente nella lettura della situazione attuale.
- RITORNA ALLE ELEMENTARI, WATSON! Differenza tra veri tarologi e manipolatori; autenticità nella lettura.
- PROVARE PER CREDERE Esperienza personale sottolinea la potenza e precisione dei tarocchi.
- CREDERE PER PROVARE Tarocchi guidano alla responsabilità e consapevolezza; trasformazione post-lettura evidente.
Le colonne e il ponte
Ogni volta che faccio una lettura di tarocchi, a distanza di più di 15 anni dal primo approccio con questo strumento arcano, dentro di me si muove questo interrogativo: ha senso che io faccia una domanda a un mazzo di carte?
Da un lato c’è il ricercatore, che deve farsi domande, deve mettere in dubbio e lo deve fare per puro metodo. Il metodo, un approccio scientifico (per davvero) e non fideistico, richiede che a ogni nostra idea si cerchi una corrispondenza nei fatti, un riscontro, senza che sia mai messa per davvero la parola fine e si mantenga sempre aperta la domanda. Piuttosto si rinsalda un’ipotesi, si raccolgono dati per guidare ulteriormente il lavoro di ricerca, sapendo che non tutto è percepibile dai sensi ordinari o rilevabile con macchinari. Il serio ricercatore esoterico, dello spirito e della materia, combina l’umiltà del non sapere e la certezza del poter fare la propria parte per l’evoluzione e la conoscenza, un compito sacro e richiesto dalla condizione umana.
Dall’altro lato – e la frase precedente lo preannuncia – il ricercatore ha una fede certa e assoluta nell’esistenza di una trama sottile, che occorre comprendere, di leggi universali, di una verità del mondo che a tratti può essere compresa o intuita e a piccoli morsi può essere esperita, rendendoci più vicini alla Verità e alla Volontà. Il ricercatore dello Spirito ha fede e ha fiducia, fiducia nella possibilità di essere quella persona, quel nucleo di coscienza che può agire quella ricerca e quella scoperta, ha fiducia nelle proprie capacità e nel mondo come insieme perfetto.
I tarocchi stanno nel mezzo, sono un collegamento tra ciò che è esterno alla volontà e alla consapevolezza cosciente e ciò che è interno, la parte del ricercatore (o tarologo, o mago) che interpreta, legge e intuisce.
Più che parole: simboli
Poco prima di scrivere queste parole alcune amiche mi hanno chiesto una lettura di tarocchi. Nelle stese che più utilizzo, mi piace partire da ciò che è ora, quindi da una lettura dell’oggi, di ciò che vive la persona rispetto alla propria domanda, per poi sviluppare la specifica risposta con le carte successive.
L’aspetto meraviglioso è che anche in questo caso, come ogni volta in questi oltre 15 anni, rimango senza parole dalla precisione con cui le carte estratte per prime, descrivano perfettamente la situazione vissuta dal consultante. L’esito è un ritratto perfetto e naturale del qui e ora, della persona che ho di fronte a me.
Ora, in un mazzo di tarocchi classico abbiamo 22 arcani maggiori, figure simbolicamente più complesse e di ampio respiro, e 56 arcani minori divisi in quattro semi, raffigurazioni più essenziali che – nel mio metodo di lettura – aiutano a rendere la risposta ancora più concreta e specifica. In totale sono 78 carte, 78 rappresentazioni che più le studi (perché i tarocchi vanno studiati!), più impari a conoscere nel loro significato: una carta non è un’altra, è solo quella carta, e descrive un ambito o un accadimento in modo specifico, unico e differente rispetto alle altre.
Ritorna alle elementari, Watson
Si sente parlare di persone che hanno grandi capacità di osservazione e retorica, che possono fare la cosiddetta “lettura a freddo”, comprendendo cosa passa per la testa all’altro grazie a una serie di dettagli alla Sherlock Holmes, le stesse persone che poi sono in grado di rispondere con un linguaggio vago e aspecifico, capace di far credere alle menti semplici quello che vogliono, un po’ come per gli oroscopi delle riviste in edicola. Esistono queste persone? Sicuramente sì, le prime capaci di leggere a freddo sono più rare, le seconde, che affabulano, più diffuse. Eppure, in entrambi i casi un occhio (e orecchio) attento e allenato, li smaschera in un attimo. Come ipnotista e trainer di PNL, la mia ricerca sulla comunicazione e sul linguaggio mi permette di capire l’approccio delle persone e cogliere un manipolatore a volte ancora prima che apra bocca. Posso assicurarvi che la lettura dei tarocchi non ha nulla a che fare con quei soggetti tristi che ho appena descritto.
La lettura dei tarocchi, quella vera, è estremamente specifica pur nella sua apertura, il tarologo non è a quel tavolo per convincere nessuno, quanto per aiutare la persona ad avere luce nei propri punti ciechi, spesso per comprendere meglio se stessa e le situazioni che vive in un’ottica più ampia. Questo grazie alla saggezza che il mazzo di tarocchi porta con sé e grazie all’abilità del tarologo di tradurre (affinata nello studio rigoroso) e alla capacità di pensare in modo analogico, non condizionato e non condizionante. Grazie anche all’intuizione, legata all’entrare in stati di coscienza non ordinari. Queste abilità, insieme ad una profonda dedizione all’Arte, fanno un buon tarologo, l’unico che può essere chiamato tale invero, indipendentemente dall’esperienza accumulata.
Provare per credere
Proprio l’esperienza di lettura di pochi giorni addietro alle due amiche, mi ha ricordato una scena del fumetto The Invisibles, di Grant Morrison dove i nostri eroi si materializzano nella stanza di un giovane mago intento a fare un rituale. Questi alla loro vista rimane stupito e frizzato, al che King Mob, il protagonista della serie, lo apostrofa sornione, mostrando tutta la propria esperienza: “chissà perché è sempre una sorpresa quando funziona, vero? “.
Ogni volta è così, ogni volta ci credo senza crederci e rimango investito e sorpreso dalla precisione e dalla potenza di questo strumento. All’inizio per la capacità di fotografare una situazione, svelando anche elementi che la persona ha nemmeno condiviso o che non voleva riconoscere a sé stessa, poi nei percorsi che sviluppano. Nel proseguo della lettura si sono aperte prospettive, si sono comprese strade, si sono accesi degli alert: questo tipo di atteggiamento può portare degli effetti molto specifici siine consapevole! In ogni combinazione di carte, in ogni informazione a cui si ha accesso, è nascosta anche la saggezza che consiglia a cosa portare attenzione, che approccio avere, dove occorre crescere… i tarocchi hanno la capacità di spedirci nell’infinito delle possibilità umane, nel mondo dello spirito e della potenzialità, pur tenendoci saldamente ancorati al suolo, agli eventi, alle emozioni e alle relazioni. Sono un ponte tra i mondi e sono un viaggio nella ricchezza di essere umani.
Credere per provare
Al termine delle letture le amiche sono tornate a casa differenti, il loro occhio era rivolto all’interno, non più agli altri e al loro agire: al proprio sé, alla responsabilità di scegliere come vivere le situazioni e che risposta dare, alla responsabilità di ciò che si vuole per sé e si persegue, allo scegliere azioni migliori per indirizzare la propria vita consapevolmente. Tutti atteggiamenti preziosi, indipendentemente dalle scelte fatte, dai tentativi e dai risultati, di certo in controtendenza rispetto a tv, social e gente che vuole dirti cosa è giusto sopprimendo la tua volontà. Al contrario i tarocchi ti guidano alla responsabilità, allenano quindi la capacità di rispondere alla vita. Sono come semi di consapevolezza che germinano nell’inconscio e nel conscio. La cosa bella è che questo succede anche quando non rispondono come vorremmo o nell’immediato non riusciamo a interpretarli.
Al termine di ogni lettura, come fortunato tarologo, porto con me il sapore del mondo reale che è intrinsecamente magico, la forza dell’incontro e della relazione che nutre, la pienezza interiore per aver contribuito, gli apprendimenti sulle Leggi e sul funzionamento del mondo che ogni volta si acquisiscono, il lasciarsi sorprendere dalla meraviglia che lascia un piacevole sorriso sul volto per giorni e giorni…
Quindi funzionano i tarocchi? Sempre. Parola di Mago.
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Autore
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è un Trainer di PNL, un Ipnotista e un Mago Cerimoniale. Ha dedicato la propria vita ricca di sfide, esperienza e ricerca allo sviluppo dell’essere umano spaziando dallo studio accademico, alle discipline marziali, allo sciamanesimo, alla programmazione neurolinguistica e all’esoterismo occidentale. Ora il suo impegno è rivolto a supportare chi desidera trovare la propria connessione privilegiata con la dimensione spirituale per vivere una vita piena.
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